a cura di Andrea Mauri
È dedicata a “I volti del potere” la nona edizione del Salone dell’editoria sociale, l’iniziativa promossa dalle Edizioni dell’asino, dalla rivista Gli Asini, dalle associazioni Lunaria e Gli Asini in collaborazione con Redattore sociale e Comunità di Capodarco. Cinquanta incontri tra tavole rotonde, presentazioni di libri, laboratori, film e dibattiti promossi da case editrici e organizzazioni del terzo settore, ospitate negli spazi di Porta Futuro a Roma, da giovedì 26 a domenica 29 ottobre.
Un’occasione per riflettere sulle «nuove forme – spesso invisibili, ammaliatrici e ingannatrici – di dominio, violenza e asservimento che vanno disvelate, denunciate, ribaltate», spiegano Goffredo Fofi e Giulio Marcon, ideatori del Salone.
Il dominio dei poteri criminali mafiosi e jihadisti è al centro della tavola rotonda con gli studiosi Diego Gambetta, Isaia Sales e Federico Varese, mentre il prete messicano Alejandro Solalinde, candidato al Nobel per la pace, racconta il suo impegno contro i narcos. Agli “abusi di potere” e al razzismo quotidiano e istituzionale sono dedicati diversi incontri, tra cui la presentazione del Quarto Libro bianco sul razzismo in Italia a cura di Lunaria e la tavola rotonda con Luigi Manconi, Susanna Marietti di Antigone e il presidente di Amnesty International Italia, Antonio Marchesi.
Il rapporto tra arte e società è al centro di molti appuntamenti: la serata con il cantautore Flavio Giurato; l’intervista di Goffredo Fofi e Franco Maresco a Letizia Battaglia, protagonista della fotografia contemporanea; il Mediterraneo ridisegnato da Armin Greder; il confronto su “violenza e narrazione” tra il giornalista Giuliano Battiston e lo scrittore olandese Frank Westerman; la Palestina raccontata dalla scrittrice Selma Dabbagh.
Al cinema sono riservati due importanti eventi: giovedì 26 ottobre la proiezione del film L’ordine delle cose di Andrea Segre. Domenica 29 ottobre, in chiusura del Salone, la tavola rotonda con i registi Roberto De Paolis, Claudio Giovannesi e Suranga Katugampala, introdotti dai critici Emiliano Morreale e Dario Zonta.